Il  progetto di sport mixed ability verte all’inserimento tra le sue squadre, dai piccoli alla prima squadra, ragazzi con disabilità fisica(noninvalidante) e mentale.
 
Abbiamo scelto il modello proposto dall’International Mixed Ability Sports(IMAS),con sede a Bradford(UK),perché favorisce l’abbattimento delle barriere di qualsiasi genere e propone un modello sostenibile di inclusione sociale attraverso lo sport. La sua innovatività consiste nel non classificare i giocatori  in base al loro grado di disabilità o di deficit, ma l’intero ambiente viene preparato tramite un percorso di educazione permanente, anche con l’utilizzo di“facilitatori”(partecipantipiù esperti) in grado di stabilizzare le dinamiche.
Il significato di ciò è duplice: da una parte non si creano né sostengono preconcetti riguardo le capacità dei singoli partecipanti, nel senso che non ci si arroga il diritto di limitare o regolare l’accesso ai volenterosi che, qualunque sia la loro abilità ed esperienze pregresse, desiderino sperimentare lo sport in un ambiente senza giudizio e di piena realizzazione. Dall’altra parte, il gioco si attiene alle regole delle federazioni nazionali, promuovendo l’appartenenza ai club e la partecipazione attiva nello sport convenzionale: per giocare con buoni compagni servono buoni allenatori e buoni club, non regole e statuti differenti.
Il modello mixed ability promuove l’inclusione sociale e lo sviluppo di capitale sociale a livello personale e comunitario attraverso l’interazione attiva di persone con e senza disabilità intellettive o fisiche, e di allenatori, educatori, volontari o partecipanti più esperti, i quali operano come facilitatori nel guidare i giocatori durante le dinamiche dentro e fuori il campo di gioco.
Il modello differisce da quello paraolimpico, poiché – pur riconoscendo l’esistenza di processi personali attivi – ritiene che la disabilità sia un fenomeno complesso e multi-fattoriale, che ognuno di noi può sperimentare durante la vita e che-piùin generale- sia la società stessa a costruire barriere disabilitanti che rendono svantaggiati alcuni gruppi di persone(modellosociale di disabilità, Oliver: 1996).
Lo sport mixed ability non ha a che fare con la classificazione in livelli di handicap e la separazione di giocatori in differenti categorie, né con l’adozione di regole speciali o adattate. La disabilità non deve essere vista solamente dal punto di vista medico. Noi crediamo che ciò equivalga a concentrarsi su quello che le persone possano fare! La facilitazione, il supporto e l’inclusione devono essere promossi da tutti gli attori, sul campo e fuori, e a tutti devono essere riconosciuti gli stessi diritti.
 
Perché il CUSPO ha scelto il modello mixed ability
Adottiamo il termine mixed ability perché sottolineiamo la compresenza, negli stessi spazi e allo stesso tempo, di persone differenti, ognuna con la propria storia, individualità, esperienze e abilità. Giocare insieme dipende solo dal comprendere i bisogni dell’altro, supportarlo e permettere ad ognuno di avere la possibilità di provare. Per questo è sport per tutti.
È sport integrato perché non vogliamo competere solamente con giocatori o compagni che hanno lo stesso livello di abilità, ma vogliamo sfidare e abbattere gli stereotipi, e mostrare che lo sport può essere il mezzo per promuovere uguaglianza, inclusione, educazione e rinforzare le aspirazioni individuali e collettive. È meglio competere e confrontarsi nel vasto mondo, che arrivare primi in un recinto dorato.
Il Progetto è inserito per l’anno 2018/2019 nel progetto CUSI“Spin:Sport per l’Inclusione”.
I partner territoriali per progetto sono:
I soggetti coinvolti sono i seguenti:
  • Università del Piemonte Orientale
All’Ateneo si proporrà il progetto lavorando con l’ufficio disabilità per offrire questa pratica sportiva ai portatori di handicap. Inoltre si lavorerà per sensibilizzare la popolazione studentesca, con incontro e campagne ad hoc, sulla tematica della disabilità nello sport e dell’inclusione.
  • CISSACA
  • Comune di Alessandria – Ufficio del Disability Manager

OTTOBRE 2022: nascono i Moschettieri del CUSPO

Sede di Allenamento:

Centro Sportivo CUSPO
Via Tagliata 20/ G – Alessandria
(fraz. Casalbagliano)

 

Notizie dal Rugby Mixed Ability